Appalti

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  • Icona data inserimento news 14 gennaio 2011

Oice, nel secondo semestre 2010 in calo le gare di ingegneria


Per gli appalti pubblici di ingegneria e architettura, il 2010 si chiude con due trimestri di seguito in forte calo rispetto al 2009: - 19, 4% in valore il terzo trimestre e - 45, 2% il quarto.

Nell'intero 2010 si sono persi 105 milioni di euro rispetto al 2009 (- 15, 1%). Infatti secondo l'ultimo aggiornamento, al 31 dicembre 2010, dell'osservatorio Oice/Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura indette nel mese di dicembre sono state 360 (di cui 51 sopra soglia) per un importo complessivo di 32, 5 milioni di euro (19, 0 sopra soglia).

Rispetto a dicembre 2009 il numero dei bandi sale del 16, 5% (+37, 8% sopra soglia e +13, 6% sotto soglia) mentre il loro valore scende del 36, 3% (- 44, 4% sopra soglia e - 20, 1% sotto soglia).

In tutto il 2010 risultano bandite complessivamente 3. 897 gare, il numero più basso rilevato dal 2000, per 588, 3 milioni di euro. Il confronto con il 2009 risulta fortemente negativo: il numero dei bandi si riduce dello 0, 9% (- 21, 4% sopra soglia e +2, 2% sotto soglia) e il loro valore, come già detto, cala del 15, 1% (- 17, 6% sopra soglia e - 7, 6% sotto soglia).

È continuata anche nel 2010 la corsa dei ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti in dicembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2010 è stato del 39, 8% (38, 4% per le gare indette nel 2009).

«Con dicembre si chiude un altro anno terribile - dichiara il presidente Oice Braccio Oddi Baglioni - e se non si vuole andare incontro al rischio di liquidare il nostro settore, nel 2011 si dovrà cambiare rotta secondo quanto chiesto al Governo e al Parlamento anche da tutti gli altri attori del comparto riuniti negli Stati Generali delle Costruzioni. Ci sarà l'assoluto bisogno di mettere a disposizione le somme stanziate per la realizzazione delle opere pubbliche per colmare il deficit infrastrutture nazionale, primo momento del rilancio dell'intero sistema produttivo del Paese; occorrerà porre fine a quel vero e proprio scandalo nazionale dei ritardati pagamenti da parte della PA; sarà necessario superare definitivamente il criterio in base al quale le stazioni appaltanti aggiudicano le gare al prezzo più basso perchè in questo modo non è possibile garantire la qualità del progetto e dell'opera nel suo insieme».

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